Saturday, February 24, 2018

Museo Archeologico di Napoli

Museo Archeologico di Napoli : vetri romani.

Flashback di storia del vetro


Bicchiere del IV sec.d. C., inciso con scene bacchiche.







Coppa romana con murrine,  prodotte col sistema, adottato in seguito dai vetrai di Murano, delle bacchette di vetro colorato, tagliate a rondelle.




Bicchieri con decoro a pastiglie, appartenenti ai primi secoli dell'Impero.
Il decoro, a pastiglie riportate,  ebbe una grande diffusione  a Nord delle Alpi, a partire dal secolo XV, fino al Rinascimento. Il centro archeologico di Strasburgo -Valle di Nassach - presenta questa tipologia di bicchiere a grosse gocce applicate sulle pareti. Gli esemplari più antichi furono scoperti nei  workshops di Corinto, datati XI-XII secolo.




Lavorazione della lastra per le finestre -  I secolo dopo Cristo. 
Il vetro veniva colato  su piastre di argilla di piccole dimensioni.

  • [ Le dimensioni erano molto ridotte, ma già orientative di un procedimento che avrebbe dovuto perfezionarsi nei secoli. Nell’area archeologica di Classe, presso Ravenna, venne rinvenuta una lastra di circa cmq (20 x 30), la quale presentava delle porosità, dalla parte, in cui era stata a contatto con lo stampo d’argilla, mentre dalla parte opposta mostrava i segni concentrici dovuti alla colata. Già durante l’Impero di Claudio, venivano portate a Cuma e a Napoli, lastre per finestre delle dimensioni di cm.30 X 40. Dopo l’Impero di Nerone, l’industria vetraria italiana si estese alla Gallia ;  a Treviri, durante la tetrarchia di Diocleziano. In Renania, la produzione della lastra  trovò un forte incremento col sistema a soffio , specialmente nel territorio di Colonia ].






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